Curiosità fitoterapiche

Patrizia Leone

In Fitoterapia le specie di Echinacea comunemente usate sono tre: Echinacea angustifolia, Echinacea pallida ed Echinacea purpurea. Quando si parla di radice di Echinacea si intendono sia le radici, fresche o essiccate, di Echinacea angustifolia che quelle di Echinacea pallida. Di Echinacea purpurea, invece, oltre alle radici si usa anche la parte aerea fiorita.

L’arnica, nota per le sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche, usata dalle popolazioni indigene dell’Europa e del Nord America per trattare ferite e lesioni, oggi è ampiamente usata anche nella medicina omeopatica.

Lo zenzero, una delle spezie più antiche, nota per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, per migliorare la digestione e alleviare problemi gastrointestinali, ha, inoltre, un effetto riscaldante sul corpo, il che lo rende popolare nelle bevande invernali e nei rimedi per raffreddori e influenza.

I semi di zucca, ottima fonte di proteine, fibre, acidi grassi e vari minerali, tra cui zinco, magnesio e ferro, possono contribuire a migliorare la salute della vescica. Grazie alla presenza di un amminoacido, il triptofano, possono favorire il sonno e migliorare la qualità del riposo.

La calendula, nota anche come “fior di calendula” o “calendula officinalis”, è conosciuta per le sue proprietà antinfiammatorie, antibatteriche e cicatrizzanti ed è spesso usata per trattare irritazioni cutanee, scottature e ferite. I fiori di calendula possono essere utilizzati per preparare infusi che possono aiutare a migliorare la digestione e ridurre l’infiammazione interna. I petali di calendula, invece, possono essere usati come decorazione in insalate e piatti, apportando un sapore leggermente piccante.

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